I Vescovi italiani e la situazione del Paese

italiapolitica.jpg1. Parole antiche per l’alfabeto sociale
A fronte dello scenario di crisi che dall’ambito internazionale ha ricadute e specificità italiane, il Consiglio Episcopale Permanente ha condiviso la puntuale disamina offerta dal Cardinale Presidente nella prolusione, che lunedì 23 gennaio ha aperto i lavori. Alla luce del Magistero di Benedetto XVI, i Vescovi si sono detti convinti che la situazione presente denunci la debolezza d’impostazione delle etiche secolari, le quali hanno finito per dimenticare la conoscenza del vero bene dell’uomo. A pagarne le conseguenze è la stessa politica, vittima di fenomeni speculativi che – se non gestiti – rischiano di rendere inutili anche i sacrifici imposti allo scopo di risanare il Paese e di porlo nelle condizioni di crescere. Con ciò, i Pastori sono rimasti estranei alla tentazione di ingrossare la “ventata dell’antipolitica” che attraversa il Paese; piuttosto, hanno rilanciato l’appello a rifondare su “pensieri lunghi e alti”, a tornare a riconsiderare “parole antiche” – ma sempre attuali e urgenti – al fine di ricostruire un linguaggio e un orizzonte, che siano orientati al bene comune. A tale scopo hanno ribadito la proposta di itinerari formativi alla luce della Dottrina sociale della Chiesa. Essa trova la sua sorgente in Gesù Cristo, da cui deriva una precisa concezione antropologica per la costruzione della città degli uomini, nella quale l’etica della vita e l’etica sociale sono fortemente intrecciate. Ne sono espressione le tante forme di presenza responsabile della componente ecclesiale nei servizi sociali e nelle molteplici iniziative di prossimità alla gente. L’alfabeto della società, a cui il laicato cattolico è portatore di un contributo forte e originale – hanno ricordato ancora i Vescovi – vive di realtà essenziali: la famiglia, per la quale si chiede una coerenza interna di politiche forti, dirette ed efficaci, affinché non sia sacrificata all’economia, ma veda rispettati i propri tempi, a partire dalla domenica; la scuola paritaria, oggi fortemente indebolita dall’incapacità pregiudiziale di coglierne il valore formativo, per giunta meno oneroso di quello della scuola statale; la cultura del lavoro, che – come sottolineava il Cardinale Presidente – è fatta certamente di professionalità, ma anche di quell’approccio mentale e di quelle virtù morali che ne costituiscono la struttura portante; l’equità, condizione del senso di appartenenza e di cittadinanza, che rinvia per tutti al dovere di pagare le tasse, ma anche al diritto, per esempio, per i malati terminali di accesso alle cure. In questa luce, il Consiglio Permanente ha rimarcato a più voci la necessità di una nuova stagione di diritti e di doveri anche per gli immigrati, sottolineando l’importanza di riconoscere lo status di cittadini italiani a quanti nascono nel nostro Paese.
2. La fede, pienezza d’umanità In quanto depositari e portatori di quella precisa visione della vita che deriva dall’esperienza cristiana, i Vescovi avvertono la responsabilità di proporla con il coraggio di chi sa che è pienezza dell’umano. Da un lato, essa consente di mantenere uno sguardo di fiducia e di speranza anche sulla difficile stagione della società italiana; dall’altro, permette di riconoscere la presenza di segni che rivelano la tenuta dei valori cristiani: si esprimono ancora nella qualificata partecipazione alle celebrazioni e nella pietà popolare, come nella disponibilità di chi dalla crisi è ricondotto all’essenziale, alle cose che veramente contano. Nel contempo, dal confronto tra i Vescovi è emersa in maniera chiara la consapevolezza – che diventa ansia pastorale – di una diffusa carenza formativa. Di qui il loro richiamo a non trascurare le verità e, quindi, i contenuti della catechesi, la quale, se non porta all’incontro con Cristo e al suo pensiero, non diventa mai giudizio sulla vita nella sua concretezza. Un incoraggiamento in tale direzione il Consiglio Permanente l’ha trovato nell’intuizione di Benedetto XVI di indire un “Anno della fede” (11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013), in coincidenza anche con il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e con il ventesimo della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Alla luce della recente Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Consiglio Permanente si è soffermato sui compiti formativo-teologico e su quello pastorale-comunicativo propri della Conferenza Episcopale, affinché la celebrazione di tale evento costituisca un’autentica occasione di riscoperta e di approfondimento della fede. In questa medesima prospettiva va anche la scelta di dedicare la prossima Assemblea Generale (21-25 maggio 2012) al tema “Gli adulti nella comunità: maturi nella fede e testimoni di umanità”. Il Consiglio Permanente si è orientato su tale titolo coerentemente con la scansione tematica di questo primo quinquennio, che riserva all’anno pastorale in corso l’attenzione alla formazione cristiana degli adulti. Partendo da alcuni aspetti socio-culturali – che delineano il profilo di un adulto spesso inadeguato alle attese e alle responsabilità della propria età e del proprio ruolo – a maggio i Vescovi si concentreranno sui valori e sui metodi con cui le comunità ecclesiali possono accompagnare gli adulti nel loro impegno di crescita nella fede cristiana, che porta a pienezza l’umanità dell’uomo nelle diverse condizioni di vita. Complementare a tale obiettivo è il progetto, avviato dalla Segreteria Generale, di ricognizione delle “buone pratiche educative” presenti nelle diocesi: selezionerà esperienze in relazione a caratteristiche di ecclesialità, radicamento sul territorio e riproducibilità. Il Consiglio Permanente ha anche stabilito che il Convegno ecclesiale nazionale di metà decennio si celebri a Firenze nella prima parte del mese di novembre del 2015. Si tratta di un appuntamento che ha il compito di fare sintesi del cammino degli Orientamenti pastorali e di declinare in termini sempre aderenti al vissuto la testimonianza ecclesiale dentro il tessuto storico e sociale del Paese. Il Consiglio di marzo definirà la proposta del tema e delle modalità di preparazione del Convegno, su cui si esprimerà quindi l’Assemblea Generale di maggio, per permettere ad un successivo Consiglio Permanente l’elezione della Presidenza del Comitato preparatorio.

3. Linee guida, statuti e note Diverse e molteplici sono state le questioni poste all’ordine del giorno. In sintonia con quanto richiesto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede alle Conferenze Episcopali nel mondo, i Vescovi hanno continuato l’esame, avviato in settembre, della bozza delle linee guida per i casi di abuso sessuale compiuti da chierici nei confronti di minori. Al riguardo, hanno sollecitato un rinnovato impegno da parte della comunità ecclesiale, chiamata ad affrontare la questione in spirito di giustizia, avendo premura in primo luogo per le vittime degli abusi e curando in particolare la formazione dei futuri sacerdoti e religiosi. Il Consiglio Permanente ha approvato il nuovo statuto della Fondazione Migrantes. La revisione è stata motivata, oltre che dalla necessità di far proprie le recenti indicazioni normative della Santa Sede e della CEI sul piano amministrativo e della pastorale della mobilità, anche dalla necessità di un aggiornamento che consenta di rispondere in maniera adeguata all’attuale contesto del mondo delle migrazioni. In questa linea, è stata anche decisa una nuova strutturazione delle competenze per la pastorale aerea e marittima, affidando quest’ultima a un nuovo ufficio all’interno della Segreteria Generale. Il Consiglio Permanente ha autorizzato l’invio a tutti i Vescovi dei materiali complementari della nuova edizione del Messale Romano, sui quali sarà chiamata a esprimersi l’Assemblea Generale di maggio. In questo modo, si aggiunge il tassello conclusivo all’iter per l’approvazione definitiva da parte della CEI della traduzione italiana della terza edizione del Messale, dopo che l’Assemblea Generale di Assisi nel novembre 2010 e quella di Roma del maggio 2011 hanno approvato rispettivamente la prima e la seconda parte della traduzione.
Il Consiglio Permanente ha stabilito che il prossimo Congresso Eucaristico Nazionale si celebri a Genova nel 2016. La Settimana Sociale dei Cattolici Italiani si terrà nel 2017.
Ha approvato le indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione e formazione, in linea con il costante impegno della CEI di aggiornare periodicamente i programmi di insegnamento per adeguarli ai processi di riforma della scuola italiana. Ribadito, inoltre, il principio dell’accesso gratuito alle chiese aperte al culto, al fine di sottolinearne la primaria e costitutiva finalità, il Consiglio Permanente ha approvato una nota sull’argomento, autorizzandone la pubblicazione.
Infine, sono state approvate le nuove tabelle parametriche per l’edilizia di culto e alcune modifiche dello statuto del Movimento Adulti Scout Cattolici (MASCI).

I Vescovi italiani e la situazione del Paeseultima modifica: 2012-03-22T00:40:47+01:00da pace2005
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