Il Crocifisso di Marcianise in provincia di Caserta

crocifisso-marcianise.jpgNoi predichiamo Cristo Crocifisso.

1Corinzi 1

1 Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, 2 alla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: 3 grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.  4 Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, 5 perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza. 6 La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente, 7 che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. 8 Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo: 9 fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
 10 Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d’intenti. 11 Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. 12 Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!».  13 Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? 14 Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, 15 perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. 16 Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno.  17 Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo. 18 La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio. 19 Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l’intelligenza degli intelligenti.  20 Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? 21 Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. 22 E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, 23 noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; 24 ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. 25 Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.  26 Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. 27 Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, 28 Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, 29 perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. 30 Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, 31 perché, come sta scritto:Chi si vanta si vanti nel Signore.

La storia delle origini della devozione a Crocifisso di Marcianise, una delle immagini più belle ed espressione di Gesù che muore in Croce risale al 22 maggio 1706. Oltre 300 anni di storia, di devozione sincera, di continue e sincere conversioni davanti a questa immagine che prende il cuore e ti invita alla profonda conversione, invita anche ad un pianto purificatore per le proprie colpe e debolezze. La devozione al Crocifisso  è testimoniata dall’esistenza nel Tempio, prima della ristrutturazione ottocentesca, di una serie piuttosto consistente di altari dedicati al Crocifisso con quadri o sculture raffiguranti appunto la Crocifissione o momenti ed episodi legati a questo fondamentale mistero della fede … ma a partire dai primi anni del ‘700 questa devozione trovò il suo centro di culto e di pratica con la erezione dell’altare, prima, e della cappella, poi, del Crocifisso adornati dalla superba statua raffigurante il cristo Crocifisso che tuttora si può ammirare e che venne ritenuta subito prodigiosa, per i numerosi miracoli ad essa attribuiti” (Delli Paoli Salvatore in “Il Duomo di Marcianise” 1982).

 Nei primi anni del 1700 il capitolo della Collegiata di San Michele Arcangelo, con a capo il primicerio don Giacomo Gaglione, decise di voler acquistare una statua del Crocifisso per adornare l’altare delle piaghe, il terzo della navata sinistra. Il motivo si ricercava sia nel voler rafforzare la devozione per il mistero della Crocifissione di Cristo, sia perché si voleva arricchire il patrimonio artistico del Duomo che in quegl’anni viveva un periodo assai positivo per i tanti lavori di restauri messi in atto e portati a termine con grande maestria, e sia perché il Duomo diventava sempre più il centro della vita spirituale dell’intera città.

 Ecco allora che il primicerio insieme ad altri del capitolo si recarono a Napoli, il 22 maggio 1706, nella chiesa del Conservatorio dei fanciulli poveri di Gesù Cristo presso cui operava ed insegnava lo scultore veneto Giacomo Colombo (1663 – 1731).

 Questi aveva scolpito un maestoso Crocifisso in legno che era custodito nella chiesa stesa dove lavorava, un’immagine artisticamente naturale e divinamente bella che conquistò il cuore e gli occhi dei prelati.

 Era questo il Crocifisso che doveva venire a Marcianise e il primicerio Gaglione in sintonia con i membri del capitolo l’acquistarono senza badare a spese e l’immagine venne benedetta nella stessa chiesa del Conservatorio dei poveri, nello stesso giorno, dal canonico della cattedrale di Napoli don Saverio Cuomo, alla presenza dello scultore e della rappresentanza del popolo di Marcianise, primicerio e membri del capitolo della Collegiata.

 L’immagine benedetta, nello stesso giorno fu portata a Marcianise dove fu accolta da tutti con grande gioia e commozione e fu posto sull’altare delle cinque piaghe.

 Ecco come il sacerdote don Raffaele Iodice nel suo libro dedicato al Crocifisso di Marcianise del 1954 cosi racconta l’evento:

In Napoli, dove oggi è il Seminario, esisteva a quel tempo il Conservatorio dei poveri di Gesù; in esso si educavano fanciulli si insegnavano arti, mestieri e musica.

Quivi si diressero quei buoni sacerdoti, attirati dalla fama, che godeva Giacomo Colombo, scultore in legno assai celebre, che insegnava in quell’istituto.

Nella chiesa annessa videro un Cristo morto in Croce, scolpito dal suddetto autore e non risparmiando a spesa di sorta, lo comprarono.

La statua fu benedetta il 22 maggio 1906 e con grande devozione trasportata a Marcianise, ricevuta da tutto il clero e dal popolo in processione: l’altare nella chiesa parrocchiale, dove fu collocata, venne detto delle cinque piaghe.

Qui i passionisti sono di casa e spesso predicano in occasione della festa del SS.Crocifisso, o in occasione di grandi eventi quali le missioni popolari che in questo importante e consistente centro del casertano si sono tenuti e si tengono continuamente. Marcianise ha dato alla Congregazione dei Passionisti qualche religioso.

Il Crocifisso di Marcianise in provincia di Casertaultima modifica: 2012-03-27T01:01:00+02:00da pace2005
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