Non solo i giovani, ma tutti coloro che soffrono nel corpo, nello spirito, nella psiche sono oggetto del nostro itinerario spirituale ed apostolico di incontrare Cristo nel fratello che soffre. Da qui il senso di questo slogan “Un Crocifisso per amico”. Magari ognuno di noi si facesse carico di un fratello che vive nella difficoltà ed è in stato di crisi. Saremmo dei veri cristiani e la passione per il Crocifisso la trasformermo in passione per la vita e per la difesa dei più deboli di oggi e di sempre”.
Un invito a tutti i passionisti e missionari del mondo, a tutti i parroci, religiosi e laici della chiesa italina perché facciano altrettanto nelle rispettive comunità cristiane. Ma un particolare impegno ai docenti cattolici e soprattutto agli insegnanti di religione cattolica nelle scuole statali perché in questi giorni prima delle vacanze pasquali accentuino il discorso sul Crocifisso non solo per portarlo nelle aule ma lo approfondiscano da un punto di vista teologico e pastorale, perché si arrivi alla comprensione vera del perché di una presenza anche visiva e di immagine sacra nelle scuole e negli uffici pubblici dello Stato Italiano.
Di fronte alla dramma del genere umano la presenza del Cristo Crocifisso è un forte richiamo all’amore, alla giustizia, alla solidarietà, al perdono e alla collaborazione per bene di tutta l’umanità.