Con l’elezione di ieri dei sei consultori si è completata la composizione del nuovo conisglio generale dei passionisti, guidato dal novello padre Generale Joachim Rego, 58 anni, di origini birmane. Questi i sei consultori eletti, tra cui un italiano: Padre Denis Travers CP della Provincia dello Spirito Santo, Australia, già vice-generale; Padre Antonio Maria Munduate Larrea CP della Provincia della Santa Fede, Colombia; Padre Michael Ogweno CP del Vicariato di Nostra Signora, Madre dell’Africa, Botswana, Sudafrica e Zambia; Padre Augusto Canali CP della Provincia del Calvario, Brasile e Mozambico; Padre Giuseppe Adobati CP della Provincia del Cuore Immacolato di Maria, Italia (Nord); Padre Sabinus Lohin CP della Provincia di Nostra Signora, Regina della Pace, Indonesia. Padre Augusto Canali in seguito è stato eletto Primo Consultore Generale. Una curia generale composita che rappresenta la nuova realtà della Congregazione dei Passionisti di oggi, molto sviluppata in Asia, Africa ed America Latina e con ridotte presenze vocazionali nell’Occidente. Da oggi fino a domenica prossima, 7 ottobre 2012, i capitolari saranno impegnati nella limatura della programmazione finora approvata. Questa, infatti, è la settimana conclusiva del 46° capitolo generale dei passionisti che ha visto 85 religiosi, per ufficio o per altri motivi, in rappresentanza dei 2.100 religiosi passionisti operanti in 60 nazioni, nei 5 continenti e in 400 case, impegnati per rivatilizzare e ristrutturare la “casa spirituale di san Paolo della Croce”. I primi segnali di questa ristrutturazione si sono visto con l’elezione del nuovo generale e di quasi tutti i consultori generali. Segno evidente di dare una svolta concreta a livello mondiale alla famiglia dei passionisti, dopo quanto è stato deciso per il cammino del prossimo sessennio. Sei le priorità che avranno davanti i passionisti in questi anni a partire dall’impegno fondamentale dell’evangelizzazione e della nuova evangelizzazione, carisma portante della Congregazione della Passione, come voluta da San Paolo della Croce e finalizzata alla predicazione della Parola della Croce, soprattutto nei luoghi più abbandonati e disededati del mondo. Le tante vocazioni alla vita passionista negli ultimi decenni stanno venendo proprio dai paesi del terzo e quarto mondo, portando la novità e la freschezza di un modo di vivere passionista che il mondo occidentale deve sapere leggere nell’ottica di quei segni dei tempi, che sono evidenti anche in un istituto missionario che non può solo vivere del passato e della momoria dei tempi che furono, ma costruire il propro futuro, partendo proprio dal mistero centrale della fede che è il Cristo morto e risorto. Domenica la chiusura definitiva del 46° capitolo generale dopo quattro settimane di intenso e proficuo lavoro programmatico.
Intanto auguriamo a tutti i membri del consiglio generale un proficuo lavoro per il bene della Congregazione dei Passionisti, della Chiesa e dei luoghi dove sono presenti ed operano con grande efficacia e stima della gente.
Padre Antonio Rungi cp