LA FAMIGLIA PASSIONISTA: ORIGINI, STORIA E SVILUPPO

marchio_passionisti_gr.jpgCHI SONO I PASSIONISTI

Sono i Religiosi di una Congregazione clericale, fondata nel 1720 da S. Paolo della Croce, con lo scopo di propagare la devozione alla Passione di nostro Signore Gesù Cristo per mezzo di Missioni popolari e di altre forme di apostolato, conformi alle esigenze dei tempi. Vestono di nero, hanno una larga cintura in pelle e sul petto uno stemma a forma di cuore su cui spiccano in bianco le parole: JESU XPI PASSIO (Passione di Gesù Cristo). Fanno vita comunitaria in Case che il Fondatore volle fossero chiamate “Ritiri” ed ubicate in solitudine per facilitare il raccoglimento e la meditazione. Emettono quattro voti nell’atto della professione religiosa: povertà, castità, obbedienza, memoria della Passione di Cristo.

CHI È IL FONDATORE

La Congregazione dei Passionisti è stata fondata da S. Paolo della Croce (Paolo Danei ), nato ad Ovada ( AL ) il 3 gennaio 1694. Fin fa giovane ebbe l’ispirazione di fondare un Istituto che s’impegnasse a meditare ed a predicare Cristo Crocifisso. Dopo aver superato innumerevoli difficoltà, anche da parte delle autorità costi-tuite, nel 1733 riuscì a porre la prima pietra del ritiro della Presentazione sul monte Argentario. Per l’approvazione pontificia delle Regole dovette attendere fino al 15 maggio 1741. Convinto trattarsi di un’opera voluta da Dio, si adoperò per aprire altri ritiri. Alla sua morte, avvenuta il 18 ottobre 1775, la nuova Congregazione contava già una diecina di Case-ritiro e già erano in corso le pratiche per aprirne delle altre. Diverse case sono state conservate dalle Province storiche della Congregazione: La Presentazione e l’Addolorata, mentre altri per necessità di cose sono state chiuse per mancanza di religiosi o perché non più rispondenti alle esigenze di vita comunitaria, apostolica o per altre questioni locali.

I FIGLI PIU’ ILLUSTRI

Paolo della Croce fu proclamato Beato dal Papa Pio IX il 1 maggio 1853 e, quattro anni dopo, nel giugno del 1867, lo stesso Papa lo dichiarò Santo. Le sue spoglie riposano nella cappella della Basilica romana dei SS. Giovanni e Paolo sul colle Celio, vicino al Colosseo. Seguendo la scia del Fondatore molti ne hanno emulato le virtù raggiungendo la perfezione cristiana, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. Di essi quattro sono stati dichiarati santi: S. Vincenzo Strambi, Vescovo di Macerata e Tolentino, uno dei primi compagni del Fondatore: le sue spoglie sono conservate nella chiesa di S. Filippo a Macerata. S. Gabriele dell’Addolorata (Francesco Possenti), morto a 24 anni, la vigilia dell’ordinazione sacerdotale: è stato dichiarato Compatrono della gioventù cattolica italiana e patrono principale d’Abbruzzo. Le sue reliquie si conservano sotto l’altare della Cappella nel suo Santuario a piedi del Gran Sasso, meta d’innumerevoli pellegrinaggi. Quest’anno ricorre il 150 anniversario della sua morte, avvenuta all’Isola del Gran Sasso il 27 febbraio del 1862. S. Innocenzo Canoura, ucciso per la fede durante la rivoluzione spagnola degli anni trenta. S. Gemma Galgani: nata a Capannori ( Lucca ) il 12 marzo 1878 e morta l’11 aprile 1903. Per motivi di salute non poté vivere la vita di claustrale nel monastero delle Passioniste, ma spiritualmente ha vissuto in pieno il carisma di Paolo della Croce la prima grande mistica e stigmatizzata del secolo XX: dalla Passione trae la inconfondibile fisionomia di “vittima” e ” sposa di un Re crocifisso”.
Le sue spoglie riposano nel Santuario-Monastero delle Passioniste di Lucca. Fu dichiarata beata dal Papa Pio XI il 14 maggio 1933 ed il Papa XII il 2 maggio 1940 la esaltò agli onori degli altari proclamandola santa. A questi 4 Santi si devono aggiungere 8 Beati, dichiarati tali dopo regolare processo, ed altri 26 uccisi dai bolscevichi nella rivoluzione scoppiata in Spagna nel 1931 e protrattasi fino al 1939: anch’essi sono stati riconosciuti martiri dal Papa Giovanni Paolo II. Completa l’albo degli eroi una schiera di altri 17 Venerabili dei quali è stata riconosciuta la eroicità delle virtù: tra questi 5 sono Suore.

SPIRITUALITA’

È centrata nel mistero della Passione e morte di Gesù, quale manifestazione suprema e più leggibile dell’amore infinito di Dio per l’uomo. Paolo della Croce era cosciente che il ricordo assiduo dell’amore con cui Gesù visse la sua esperienza umana, specialmente quella dolorosa degli ultimi giorni della sua vita terrena, avrebbe fatto scaturire nell’animo del credente la gratitudine e la volontà d’imitare Cristo nell’amorosa obbedienza al Padre. Da qui nasce l’impegno della Congregazione a promuovere la “grata memoria” della Passione di Gesù e la “soda devozione” alla medesima, che provoca a vi-vere la condizione personale di vita nello stesso stato d’animo con cui Gesù ha vissuto la sua. Questo nucleo fondamentale della spiritualità passionista esprime la ragione d’essere della Congregazione e viene bene definito nel voto specifico di promuovere la “grata memoria” della Passione di Gesù, voto che illumina la pratica degli altri 3 voti religiosi, lo stile di vita e l’apostolato passionista.

CHE COSA FANNO

L’apostolato precipuo e qualificante dei Passionisti è predicare la Passione del Signore ed insegnare al popolo a meditarla assiduamente. Il Fondatore soleva affermare: ” Datemi un’anima che mediti anche solo dieci minuti il giorno la Passione del Signore, ed io ve la metterò sugli altari!”. Questo apostolato si attua principalmente con il ministero della Parola negli Esercizi o Missioni al popolo, o in tutte le forme di contatto personale (conferenze, confessioni, visite agli ammalati o ai carcerati, parrocchie, missioni popolari, predicazione itinerante, insegnamento, comunicazioni sociali, ecc.). Si tratta, perciò, di un apostolato prevalentemente itinerante, sul modello della predicazione degli Apostoli, che vuole armonizzare la vita contemplativa con quella attiva, l’intensa esperienza di comunione con Dio con l’annuncio profetico ai fratelli. Alle forme tradizionali di apostolato si sono aggiunte man mano quella della stampa e dei mezzi di comunione sociale, Radio e Televisione comprese.

DOVE OPERANO

Un rilevante servizio ecclesiale è l’apostolato per la conversione dei non credenti e il ritorno dei fratelli separati. che il santo Fondatore inserì fin dall’inizio nella prima redazione della Regola. Mentre era in vita non riuscì ad inviare i suoi figli nelle Missioni estere. Solo nel 1781 alcuni di essi poterono andare in Bulgaria e Valacchia. Si è dovuto attendere il 1840 per veder partire i primi Passionisti per l’Inghilterra dove, sotto la guida del Passionista il Beato +Domenico Barberi, ebbe inizio quel movimento ritorno alla Chiesa di Cattolica che ha avuto la massima espressione nella persona del futuro Cardinale John Henry Newman e con la fondazione di parecchie Case passioniste. Nell’ultimo cinquantennio il ministero dell’evangelizzazione in regioni pagane o scristianizzate, o abbandonate, è divenuto sempre più impegnativo.
Fino al 1912 non vi era che la sola missione bulgara; in seguito si sono aggiunte, oltre ai 10 territori missionari in Centro e Sud America, le missioni dello Zaire (1930), Tanzania (1934), Indonesia (1946), Svezia (1951), Botswana (1952), Giappone (1954), Nuova Guinea (1955), Sudafrica (1957), Filippine (1958), Sud-Corea (1967), Kenia (1970). Una fiorente missione in Cina, iniziata nel 1921, fu distrutta dall’occupazione comunista. Attualmente circa 500 Religiosi sono impegnati in 20 Missioni, comprendenti 144 stazioni missionarie con 14 Vescovi Passionisti. Dati più aggiornati saranno riferiti al prossimo capitolo generale.

QUANTI SONO ATTUALMENTE E DOVE RISIEDONO
La Congregazione dei Passionisti non è stata mai molto numerosa: l’apice fu raggiunto nel 1967 con 4.137 membri. Secondo le ultime statistiche i Passionisti sono oltre 2000. Un numero consistente oggi vive in America Latina, Africa e Asia, mentre si riduce il numero dei passionisti presenti in Europa. In Italia il numero regge ancora numericamente con circa 500 religiosi in Italia e in vari luoghi di missione, con sei province, diversi vicariati, suddivisi in due Configurazioni: 4 Province con una configurazione e 2 con altra configurazione. Situazione comunque in evoluzione e non definitiva, in quanto sarà il Capitolo generale a stabilire tutto questo in modo definitivo e certo.
I dati aggiornati saranno presentati nella relazione del Capitolo generale che si terrà a Roma nei mesi di settembre-ottobre 2012. Un piccolo gregge, deciso di portare al mondo il messaggio di Gesù Crocifisso, secondo il carisma del nostro Santo Fondatore, Paolo della Croce.
Il primo Ritiro fondato da S. Paolo della Croce è quello del Monte Argentario (GR). La Casa Generalizia è quella dei SS. Giovanni e Paolo, sul Celio, a Roma.
È una grande sfida che il mondo attuale ci pone. Nonostante il notevole calo numerico noi accettiamo la sfida, convinti che la Passione di Cristo è l’unica realtà che non passa mai di moda ed è capace di costituire, anche per i più distratti, un valido richiamo ai veri valori dello spirito.

IL RAMO FEMMINILE

La prima idea di affiancare al ramo maschile anche quello femminile fu di una figlia spirituale di S. Paola Croce: Maria Agnesi Grazi di Orbetello (GR). Si tratta di Monache contemplative di strettissima clausura che condividono in pieno e il carisma e la veste e la regola del santo Fondatore.
Quando si convinse che era volontà di Dio il Santo diede inizio alla fondazione del primo monastero a Tarquinia (Viterbo), pur sapendo di andare incontro a mille difficoltà burocratiche ed economiche. La prima Comunità era composta di 12 persone entrò nel primo monastero il 3 maggio 1971, sotto la guida di Suor Maria Costantini che, a buon diritto, è ritenuta la con fondatrice del nuovo Istituto. Per circa un secolo il Monastero di Tarquinia rimase unico. Il secondo fu fondato in Francia, a Mamers. Da qui uscirono poi le fondatrici del terzo Monastero, aperto in Belgio, a Thielt. In Italia, dopo un periodo di stasi, sono sorti parecchi monasteri: Lucca (1905), Vignanello (VT) 1915, Ovada (AL) 1922, Napoli (1928), Ripatransone (AP) 1928, Campagnano (RM) 1933, Loreto (AN) 1938, Genova-Quarto (1941), Gornate Olona (VA) 1969, Costigliole D’Asti (1975), Regnano (MS) nel 1994. Possiamo, quindi, affermare che il vero sviluppo delle Monache Passioniste cominciò all’inizio del se-colo XX. Da qui partirono pure le prime fondazioni all’estero: Pittsburgh (USA) nel 1910, Bilbao (Spagna nel 1918), S. Paolo (Brasile nel 1936), Sittard (Olanda nel 1938), quindi in Argentina, in Giappone, in Inghilterra , nelle Filippine, in Indonesia, ecc. Nel 1979 i Monasteri delle Passioniste erano 31 con oltre 500 monache.

SUORE PASSIONISTE

Oltre alle Monache di clausura, sono sorte nel tempo anche le Suore Passioniste che non sono state fondate da S. Paolo della Croce, ma s’ispirano molto da vicino al suo spirito ed al suo carisma. Attualmente sono otto gli Istituti di Suore Passioniste che sono legati alla nostra Congregazione e ne vivono lo spirito. La prima in ordine di tempo e la più estesa e conosciuta, è quella chiamata: Passioniste di S. Paolo della Croce. È una Congregazione di diritto pontificio e deve le sue prime origini alle “Ancille della Passione di N.S.G.C., fondate in Firenze nel 1815 dalla marchesa Maria Maddalena Frescobaldi Capponi, ed aveva come scopo la riabilitazione della gioventù femminile. Le religiose, oltre i tre voti semplici, emettono quello speciale di dedicare la propria vita e apostolato alla Passione di Gesù, continuando così la tradizionale affinità spirituale con i Passionisti dei quali portano sull’abito anche lo “stemma” caratteristico. La congregazione si diffuse presto in Italia, dopo la soppressione napoleonica: nel 1919 iniziò il suo cammino anche all’estero, incominciando dal Brasile e, nel 1959, in Spagna. Nel 1968 avvenne la fusione con altri piccoli Istituti similari, sorti anche fuori d’Italia. Nel 1974 raggiunsero l’Indonesia, aprendo una missione nel Borneo, e nel 1979 iniziarono una missione in Colombia. Attualmente la Congregazione, divisa in 6 province, conta circa un migliaio di professe.

IL MOVIMENTO LAICALE PASSIONISTA (MLP)
Un altro settore di collaborazione ai passionisti è quello specifico dei laici. Si tratta di amici, parenti, conoscenti, ex-allievi dei passionisti associazioni a livello nazionale, internazionale o locale nel Movimento Laicale Passionista, con varie sigle e associazioni che da anni stanno dando un valido contributo di preghiera, assistenza, studio, riflessione, collaborazione a diverso piano e in diversi settori.

LA FAMIGLIA PASSIONISTA: ORIGINI, STORIA E SVILUPPOultima modifica: 2012-03-26T16:45:00+02:00da pace2005
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