Circa 150 fedeli hanno partecipato questa alla messa in Coena Domini, officiata da padre Antonio Rungi, al Convento dei Passionisti di Itri. Con padre Rungi ha concelebrato padre Antonio Coppola, già parroco di Santa Maria Maggiore in Itri. Ha assistito il diacono permanente padre Tonino Fiorelli. La solenne celebrazione eucaristica è iniziata alle 18.00 precise ed è terminata alle 19.00 esatte. A seguire l’adorazione eucaristica davanti al SS.Sacramento sistemato nell’altare della reposizione, ricavata nella cappella laterale dedicata a San Paolo della Croce. Prima dell’inizio della santa messa padre Antonio Rungi, come è tradizione nella comunità civile e cristiana di Itri ha benedetto “il pane di Pasqua”, che i fedeli hanno portato individualmente in chiesa per questo antico rito di benedizione e di condivisione. Diversi i bambini ed i ragazzi presenti che insieme ai loro genitori hanno preso parte al sacro rito. Nell’omelia padre Rungi ha parlato dell’istituzione del sacramento dell’eucaristia e dell’ordine sacro e ha sottolienato l’importante compito che ogni sacerdote ha nella chiesa e nella società. Ha parlato del precetto della carità verso gli ultimi e i poveri, in considerazione dell’emergeza economica mondiale ed italiana. La chiesa del grembiule si deve fare serva di tutti, come Cristo che è venuto a servire e non per essere servito. A conclusione della messa il trasferimento di Gesù sacramentato nella cappella della reposizione.
La cerimonia religiosa è stat seguita con fede, zelo ed attenzione, nonostante la vivace presenza in chiesa di tanti bambini venuti per la benedizione del pane di Pasqua con i loro genitori.
Domani alle ore 16.00 l’Azione liturgica della commemorazione della passione di Cristo e l’Adorazione della Croce.
Sabato la veglia di Pasqua è prevista per le ore 21.00 nell’accogliente e raccolta chiesa dei passionisti, preferita in queste circostanze di festa alle altre chiese della città e del territorio perché favorisce la preghiera ed il raccogliemento per quanti vogliono pregare non solo a Pasqua, ma sempre nel corso dell’anno.