La storia della Provincia della Presentazione

800px-Convento_M__Argentario.jpgLa Provincia della Presentazione nasce nell’anno 1769 sotto la guida del fondatore Paolo della Croce e comprende la Toscana, la Sardegna, parte del Lazio e si estende in Emilia Romagna. Contemporaneamente nasce anche la Provincia sorella, quella della Beata Maria Vergine Addolorata, che comprende il Lazio Sud, la Campania e altre parti delle regioni del centro Sud. Sono le cossidette due Province storiche della Congregazione della Passione, in quanto istituite giuridicamente dallo stesso Fondatore dei Passionisti. Oggi la Provincia della Presentazione, conta al suo attivo 76 capitoli provinciali, l’ultimo dei quali è stato tenuto nel 2011.
 
La Provincia prende lo stesso nome della prima casa sul monte Argentario “Presentazione di Maria SS.ma” così pure il primo monastero delle monache passioniste di Tarquinia (VT).
Paolo della Croce prediligeva tale appellativo in quanto gli ricordava la sua prima consacrazione, avvenuta a Castellazzo (AL) nel 1720, ma più ancora perché vedeva in Maria il vero tempio di Dio: costante la sua adorazione e contemplazione dei misteri divini.
 
Provinciali della Presentazione furono San Vincenzo Maria Strambi successivamente vescovo di Macerata e Tolentino; beato Bernardo Silvestrelli.
 
La Provincia della Presentazione ha religiosi e conventi in Toscana, nel Lazio, in Sardegna e nello Stato di Bahia in Brasile. I luoghi che “custodisce” sono veramente prestigiosi, ne fanno parte i conventi più antichi della Congregazione, quattro fondati dallo stesso san Paolo della Croce. Il convento della Presentazione al Monte Argentario (GR). Il convento di San Giuseppe, distante appena un chilometro dal primo, disegnato dallo stesso Fondatore per i novizi della Congregazione è sede dell’Organizzazione Generalizia Centro Forum, per studi ed esperienze sul carisma passionista. Sullo stesso Monte si trova il Romitorio di Sant’Antonio, dove il Fondatore costituì la prima comunità passionista, oggi proprietà della famiglia Ginori di Firenze all’interno del quale si trova una cappella che appartiene alla Congregazione.
 Presso Vetralla, in provincia di Viterbo, si trova il convento di Sant’Angelo, secondo della Congregazione, dove il Fondatore passò venticinque ani della sua maturità, e dal quale indirizzò la maggior parte delle lettere di direzione spirituale che ancora si conservano. Le piccole celle di San Paolo e del venerabile Giovanni Battista attestano più di qualunque altro luogo lo stile di vita dei primi passionisti.
 In questo luogo vissero anche i beati Domenico Barberi e Lorenzo Salvi del quale si conservano le spoglie in un’urna di bronzo. Fino al 1913 fu sede del Governo Provinciale; oggi è Casa di accoglienza per periodi di preghiera e direzione spirituale. Non lontano si trova la casa di Sant’Eutizio, presso Soriano nel Cimino, donata al Fondatore dai principi Albani.
 
Il beato Pio IX nel 1853 fece dono alla Congregazione del Santuario della Scala Santa e fece costruire accanto il convento, oggi sede della Curia Provinciale. Questo santuario, che custodisce al suo interno la prestigiosa Cappella del Sancta Sanctorum e gli unici resti del Patriarchium lateranense, (il palazzo dei papi del Medio Evo) è uno dei luoghi storici più importanti della terra.
Da lì governarono e impiantarono il Cristianesimo in Europa uomini come Leone Magno, Gregorio Magno, Gregorio VII, Innocenzo III. Ancora oggi, nonostante che i papi si siano trasferiti in Vaticano da quando fecero ritorno a Roma da Avignone, la zona del Laterano costituisce un quartiere monumentale di primaria importanza per la Chiesa. Per i romani, la Scala Santa, venerata come la scala salita da Gesù nel pretorio di Pilato, costituisce il tipico Santuario della Passione frequentato specialmente nella Quaresima. La cappella del Sancta Sanctorum è stata totalmente restaurata in questi anni, E’ attualmente in progetto avanzato il restauro di tutti gli affreschi del Santuario, progetto sponsorizzato dalla fondazione americana Paul Getty.
 
A Nettuno è situato il santuario della Madonna delle Grazie e di santa Maria Goretti dove si venera una preziosa statua lignea del Cinquecento, proveniente dall’Inghilterra. La piccola Santa delle paludi ha la sua veneratissima urna nella cripta. Presso Nettuno si trova la casa del martirio di Marietta Le Ferriere mèta di continui pellegrinaggi e luogo di preghiera. Nei due grandi antichi casali, hanno abitato sia la famiglia Goretti che la famiglia dell’uccisore Serenelli.
 
Un’opera sociale molto attiva è costituita dall’Istituto di riabilitazione Madre della Divina Provvidenza di Agazzi nei pressi di Arezzo.
 
Sempre in Toscana nella Diocesi di Pistoia sono attivi alcuni Passionisti per una Missione Permanente, aiutati da una comunità laica chiamata Grano di frumento i quali si dedicano a nuovi stili di evangelizzazione. In Sardegna, ad Alghero i Passionisti si trovano dal 1969.
 
La Provincia gestisce le Parrocchie di Casalotti alla periferia nord di Roma, de Le Ferriere, di Sant’Eutizio (VT), di San Cristoforo presso Firenze, dove si trova anche un’altra sede della Congregazione presso Tavernuzze.
 A Rocca di Papa c’è una casa vocazionale e di postulato dedicata all’apostolato giovanile. Altri religiosi sono impegnati in varie parti d’Italia e all’estero.
 
Il grande e storico Convento de l’Angelo, presso Lucca, è stato destinato ad altra finalità.
Nel territorio della Provincia si trovano anche cinque monasteri di monache passioniste di clausura. A Tarquinia, Lucca, Vignanello (VT), Campagnano (RM) e a Pieve di Offiano (MS). Particolare importanza riveste il monastero di Tarquinia essendo il primo e unico fondato da San Paolo della Croce.
 A Lucca le monache custodiscono, con la collaborazione di alcuni religiosi Passionisti, il celebre Santuario di Santa Gemma Galgani, grande mistica stimmatizzata, morta nel 1903.
 
Nel territorio della Provincia è nata anche la Congregazione delle Suore di San Paolo della Croce dette Suore di Signa, diffuse oggi in molte nazioni del mondo. Fondatrice, all’inizio dell’Ottocento, fu la marchesa Maddalena Frescobaldi, vedova Capponi (madre di Gino Capponi) di Firenze. Esse collaborano attivamente in vari santuari passionisti.
 
A Camignano presso Lucca, sono sorte le Missionarie Sorelle di Santa Gemma, per opera di Madre Gemma Giannini, una delle figlie del cavalier Matteo confidente della Santa e stenografa delle sue estasi. Anche loro hanno case in varie parti d’Italia e in Africa.
 
Nel 1948 la Provincia fondò una Missione nel nord est del Brasile. In questa zona, la Bahia, la più antica della Nazione Brasiliana e una delle più svantaggiate dal punto di vista economico, è stata compiuta un’ingente attività apostolica, sono state costruite decine di chiese, centri di catechesi e gestite attività sociali varie. Attualmente i Passionisti della Bahia costuiscono il Vicariato Benaventurado Domingos da Mae Deus. Il Vicariato bahiano gode adesso di una vera fioritura di vacazioni giovanili. Qui le Parrocchie assistono un gran numero di bambini abbandonati o in disagio sociale, morale, economico.
 
Religiosi, religiose, laici tutti assieme costituiscono la Grande Famiglia Passionista della Provincia, oblati e oblate, volontari e laici associati del Movimento Laicale Passionista e di altri gruppi e movimenti.
 
Due riviste popolari Il Crocifisso e La Stella del Mare mantengono i contatti con le persone che affiancano i religiosi.

Esistono altre realtà significative della Provincia che come tutte le province dei Passionisti è in fase di ristrutturazione. Essa fa parte della nuova configurazione di Gesù Crocifisso, che comprende la Provincia dell’Addolorata in Italia e altre Provincia dell’Europa, del Sud America, del Nord America e missioni in Africa

La storia della Provincia della Presentazioneultima modifica: 2012-04-06T12:37:00+02:00da pace2005
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