Roma. Anno santo della misericordia. I Passionisti per il giubileo indetto da Papa Francesco.
di Antonio Rungi
L’indizione del giubileo della misericordia che Papa Francesco hanno ufficializzato venerdì 13 marzo, in occasione del secondo anniversario della sua elezione a Romano Pontefice è stato accolto dai religiosi passionisti d’Italia e del Mondo come grande segno di speranza per la chiesa e per l’umanità. Già all’indomani di questo annuncio, i passionisti si sono attivati per offrire il necessario supporto sacramentale, in particolare della celebrazione del sacramento della penitenza nelle loro case religiose e soprattutto nei santuari diretti ai figli spirituali di San Paolo della Croce, veri e propri specialisti nel campo della spiritualità e dell’evangelizzazione.
I santuari sono i luoghi privilegiati dell’annuncio della parola di Dio, della preghiera e di sincera volontà di conversione. In essi i pellegrini, nel sacramento della Penitenza sperimentano la gioia dell’incontro con Dio, che offre a loro il perdono nella sua misericordia.
In Italia e nel mondo sono tantissimi i santuari dei passionisti, nei quali i religiosi sono a disposizione per il sacramento della confessione.
Iniziando da Roma, il santuario più conosciuto e frequentato è quello della Scala Santa, nei pressi di San Giovanni in Laterano, affidato ai passionisti, in perpetum, da Pio IX nel 1853. Qui opera una comunità di religiosi a servizio di questo luogo di preghiera di riconciliazione, sede provinciale dei passionisti italiani.
Nel Lazio, un altro importante santuario dei passionisti è quello di Santa Maria Goretti, in Nettuno (Latina), dedicato alla Madonna delle Grazie ed eretto nel 1888. Moltissimi i pellegrini che giungono da ogni parte del mondo per visitare le spoglie mortali di santa Maria Goretti, vergine e martire. Anche qui opera una consistente comunità passionista a servizio del santuario e delle altre opere connesse a questo luogo di riconciliazione e penitenza. I passionisti curano anche il luogo del martirio di Santa Maria Goretti, a Le Ferriere.
In ordine di importanza e frequentazione di pellegrini, sempre nel Lazio i passionisti curano il Santuario della Madonna della Civita, nell’arcidiocesi di Gaeta, che ne è il proprietario, situato nel comune di Itri (Latina). Il santuario della Civita fu affidato ai passionisti esattamente 30 anni fa. Qui è impegnata totalmente per questo luogo di preghiera una comunità religiosa di quattro sacerdoti passionisti.
Nel Lazio sono poi da ricordare i Santuari della Madonna di Pugliano in Paliano (Frosinone), della Madonna di Corniano, in Ceccano (Frosinone), di Santa Maria a Fiume in Ceccano (Frosinone), di San Sossio Martire, in Falvaterra (Frosinone), della Madonna delle Grazie in Pontecorvo (Frosinone), della Madonna di Loreto, in Itri (Latina), della Madonna degli Angeli in Sora (Frosinone).
In Campania, i Passionisti curano alcuni santuari e monasteri, nei quali sono a disposizione per le confessioni di sacerdoti, religiosi e fedeli laici: Santa Maria ai Monti in Napoli; mentre si prestano per le confessioni al Santuario del Volto Santo, ai Ponti Rossi in Napoli, il Santuario e monastero di San Gabriele Arcangelo in Airola (Benevento),
Nel centro Italia, in Abruzzo, i passionisti sono i responsabili del rinomato santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a Isola del Gran Sassio (Teramo), con oltre 2 milioni di pellegrini all’anno e che per il Giubileo della Misericordia, dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016, accogliere circa 4 milioni di pellegrini da ogni parte del mondo. Il Santuario di San Gabriele è tra quelli più frequentati in Italia e nel mondo.
Altri importanti santuari, a livello locale e nazionali sono: La Presentazione e San Giuseppe al Mondo Argentario (Grosseto); il santuario di Santa Gemma a Lucca, della Madonna della Stella a Montefalco (Perugia); Santuario della Basella (Bergamo); il Santuario della Madonna Addolorata in Sicilia, a Mascalucia (Catania), il Santuario della Madonna della Catena a Laurignano (Cosenza); il Santuario della Madonna delle Rocce a Molare (Alessandria); il Santuario di San Pancrazio a Pianezza (Torino).
Da Nord a Sud, la nostra Penisola è contrassegnata da santuari diretti ed animati dai passionisti che in questo Anno Santo della Misericordia, in sintonia con Papa Francesco, vogliono sinceramente prestare la loro opera, il loro servizio, generoso, competente e sentito nell’amministrare il sacramento della confessione in questi luoghi dello spirito, dove si tocca con mano quanto sia infinita la misericordia di Dio nei confronti di ogni peccatore, sinceramente pentito e che ha volontà ferma di ricominciare una nuova vita nella luce e nella grazia di Dio.
Papa Francesco, parlando della misericordia, ha indicato anche il primo luogo in cui ciascuno può sperimentare direttamente l’amore di Dio che perdona: la confessione. L’icona del Papa inginocchiato dinanzi al confessore permane come il linguaggio più espressivo per far riscoprire la bellezza di questo sacramento da troppo tempo dimenticato. E poi da così grande sacramento della confessione che i passionisti, in questo giubileo straordinario della misericordia, vogliono ripartire, per portare al fedeli, ai pellegrini, a quanti raggiungeranno i santuario la gioia di essere e vivere da figli di Dio, riconciliati in Cristo, mediante il sacramento della purificazione e della conversione.